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Il suo nome deriva da Girgenti (oggi Agrigento) ed è assolutamente inconfondibile per le lunghissime corna a spirale. Il pelo e le corna ricordano soggetti asiatici ancora viventi allo stato selvatico e la sua origine, secondo alcuni, va ricercata fra le capre del Tibet (nella zona dell’Himalaya). Altri la ricollegano alla Mark-hor, detta anche Falconeri, dal nome di Falconer, il naturalista inglese che per primo la notò nell’Afghanistan settentrionale e nel Belucistan. L’importazione dei primi soggetti asiatici è attribuita agli Arabi (nell’800 d.C.), quando toccarono il porto di Marsala per diffondersi nel versante sud-occidentale della Sicilia. E’ una capra di taglia media con pelo lungo, folto e bianco, talvolta maculato. Sul mento ha una barbetta e sulla fronte un ciuffo folto, che gli allevatori tagliano a frangetta. La bellezza di questo animale è legata innanzitutto alla presenza di corna in entrambi i sessi: corna erette e unite alla base, che nei maschi possono raggiungere i 70 cm. Il latte di capra girgentana è rinomato per la sua qualità, dovuta all’ottimo equilibrio tra grasso e proteine.
Il latte e i formaggi di capra sono più digeribili rispetto a quelli di mucca o di pecora, poiché i globuli di grasso sono di dimensioni più piccole; inoltre, essendo costituiti da acidi grassi a catena, risultano molto importanti per la crescita dei bambini e per la riduzione del colesterolo nel sangue. É risaputo inoltre che, per la sua composizione e per le sue caratteristiche organolettiche, il latte di capra è quello che (eccezione fatta per il latte d’asina) più si avvicina a quello materno. Il latte è anche discretamente ricco di ferro e zinco, oligoelementi molto importanti dal punto di vista nutrizionale. Inoltre i formaggi di capra si sono dimostrati più tollerabili per chi ha problemi legati alle allergie alimentari, al latte e ai formaggi di mucca.
L’allevamento della capra Girgentana è di tipo semibrado, poiché tutto il giorno pascola liberamente, eccetto che in giornate rigide e particolarmente piovose, mentre la sera viene ricoverata in appositi caprili, dove viene loro somministrata una razione alimentare aggiuntiva. I ricoveri sono molto semplici, generalmente con i muri nei tre lati e coperture molto povere solitamente ubicate a sud. La capra girgentana è allevata al pascolo, con l’integrazione di fave, orzo, avena e carrubo. L’integrazione del foraggio è consentita, nei periodi dei parti e nei periodi con condizioni meteorologiche avverse e deve essere costituita solo da cereali e legumi della tradizione locale.
La tradizione dei formaggi caprini siciliani, anche se quasi completamente scomparsa, è antichissima: già 2000 anni fa Plinio il Vecchio ,nella sua Naturalis Historia, ricordava che la Sicilia esportava a Roma il caprino di Agrigentum (oggi Agrigento). Inoltre fino a qualche decennio fa era usuale vedere nelle strade dei piccoli centri urbani siciliani i caprai, che con le loro capre quasi sempre di razza Girgentana, si soffermavano a mungere il latte davanti alle massaie, le quali preparavano la colazione a piccoli e anziani.
Valore energetico | 277 Kcal |
Proteine | 17.5 g |
Lipidi | 23 g |
Glucidi disponibili | 0 g |
Amido | 0 g |