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E’ una pianta erbacea che appartiene alla stessa famiglia del cardamomo e può raggiungere un metro e mezzo di altezza. E’ molto decorativa e, nei paesi tropicali, viene anche utilizzata come pianta ornamentale. La radice principale è composta da un rizoma carnoso, strisciante e ramificato, che ha forma irregolare, è ricco di nodi e con una colorazione marroncina nella parte esterna e gialla nella parte interna. Le foglie sono sempreverdi, lisce, con una forma allungata e lanceolata e una lunghezza che può raggiungere facilmente i 20 centimetri. I fiori, molto belli, hanno un colore giallo, con macchie violacee e si aggregano in infiorescenze a forma di spiga. Il frutto dello zenzero è formato da una capsula carnosa che presenta al suo interno un buon numero di semi.
Sembra che lo zenzero sia originario della Cina meridionale. Oggi è coltivato nelle aree tropicali e subtropicali dell’Asia. Il 50% del raccolto arriva dall’India, dove ne esistono più di 400 varietà che hanno caratteristiche organolettiche diverse e quantità diverse di olio essenziale. E’ coltivato anche in Brasile, nel Bangladesh, in Pakistan e in Giamaica (che coltiva ed esporta la qualità migliore). Anche la Nigeria ne produce una varietà molto pungente, ma priva di aroma. I paesi che lo utilizzano maggiormente sono Asia, Giappone e Corea; viene usato abbastanza anche in Medio Oriente, nei Caraibi e in Costa d’Avorio, mentre nei paesi occidentali l’utilizzo è ancora molto limitato, seppure in notevole aumento.
In Asia lo zenzero è da sempre conosciuto e stimato per le sue proprietà benefiche. Da più di 5000 anni è considerato uno stimolante e un carminativo (toglie aria dallo stomaco e dall’intestino e lenisce i dolori), ha proprietà anticoagulanti e sembra abbassare il colesterolo. Ha proprietà antidiarroiche: lo zingerone è attivo infatti contro l’Escherichia Coli. Un’altra importante proprietà dello zenzero è la sua efficacia contro la nausea dovuta mal di mare e chemioterapia. Numerosi studi scientifici sono in corso per verificarne queste ed altre proprietà. Di recente alcuni ricercatori hanno messo in evidenza le qualità antiossidanti dello zenzero, oltre che proprietà antitumorali.
Lo zenzero fresco si presenta come una radice nodosa di colore beige e con la polpa bianca/gialla. Si trova sia con la pelle (zenzero grigio), sia scorticato (zenzero bianco). Ha un odore pungente ed aromatico, simile al limone, ed un sapore rinfrescante. È originario dell’Asia ed è arrivato in Europa all’epoca dei Romani. Lo zenzero è composto da oltre 300 elementi chimici fra oli essenziali, pectine, fenoli, mucillagini, antiossidanti e ognuno di questi ha un effetto benefico sul corpo. I rizomi vengono raccolti a età diverse della pianta, a seconda dell’uso che se ne vuole fare. Per ottenere lo zenzero fresco i rizomi vengono raccolti da piante molto giovani, di circa 5 mesi; per lo zenzero che andrà essiccato invece i rizomi devono essere molto aromatici e la pianta dovrà avere almeno nove mesi. Per ottenere l’olio essenziale, si dovranno invece utilizzare piante ancora più vecchie.
L’utilizzo dello zenzero, sia fresco che essiccato, nell’Asia meridionale ha una lunga storia. Nel Mahabharata, il romanzo epico sacro della religione Hindu, scritto nel VI secolo a.C., era menzionato un piatto di carne stufata con zenzero e altre spezie. Anche nella medicina Ayurvedica era diffuso il suo utilizzo. I Romani lo importavano dall’India soprattutto per le proprietà medicinali che gli attribuivano. Dopo la caduta dell’impero romano, gli Arabi detennero il monopolio del commercio per secoli. Nel Medioevo venne importato in Europa, candito per essere utilizzato nei dolci. Nel tredicesimo e quattordicesimo secolo era la spezia più commercializzata insieme al pepe nero. Gli Arabi nei loro viaggi verso l’Africa orientale e il Madagascar vi portarono i semi e avviarono le piantagioni. Nello stesso periodo in Inghilterra lo zenzero era molto ricercato e una libbra di prodotto arrivò a costare come una pecora. Più tardi furono i portoghesi ad ampliare i paesi produttori portando le piante anche in Sud America.
Usatissimo in Asia, lo zenzero si accompagna bene con altre spezie come il cardamomo, la noce moscata, il pimento e la cannella. La radice fresca entra nei piatti al curry di lenticchie e di legumi, nelle pietanze di carne e pollo. L’aroma che lo zenzero dà alle pietanze è diverso a seconda del momento in cui viene aggiunto: all’inizio é più lieve, mentre alla fine più pungente. Le radici più tenere sono affettate sottili e messe in salamoia, con l’aggiunta di succo di limone o aceto, pepe e sale e vengono servite con il sushi. Nella cucina occidentale è utilizzato per aromatizzare soprattutto dolci, pane e biscotti. Si sposa bene con miele, zucchero, cioccolato amaro e noci. Inoltre con lo zenzero si producono alcune bevande come il ginger ale, il green ginger wine (Inghilterra) e una birra allo zenzero, usata principalmente in Grecia. Viene aggiunto anche a tè e caffè per accenderne il sapore.
Valore energetico | 80 Kcal |
Lipidi | 0,8 g |
Colesterolo | 0 mg |
Sodio | 13 mg |
Potassio | 415 mg |
Glucidi | 18 g |
Proteine | 1,8 g |